Certificato di
Proprietà
Lady Anahita
PORTA in FERRO
La
millenaria
tradizione, il
velo epico di
leggenda e
fascino che
aleggia intorno
alla Sacra
Collina ove da
tempo
immemorabile si
alterna il
lavoro artistico
dei migliori
Fabbri
dell'intero
Granducato,
quelli
Masserini, la
conoscenza
ottenuta durante
il lungo
apprendistato al
servizio dei
Primigeni ed
Insuperabili
Maestri del
Fuoco di cui mi
sento e sono
indegno erede,
consentirono
alla mia arte di
raggiungere
quegli ottimi
livelli di arte
fabbra che,
uniti al grande
impegno e lavoro
di tutti i
Mastri Fabbri,
hanno permesso a
me, Kris
Roe,
durante infinite
nottate
trascorse alla
forgia, di
ultimare per
Voi,
Carissima ex
collega nonche'
Lady
Anahita,
questo splendido
Porta,
manifattura
dalla linea
sensazionale ed
accuratamente
ricercata
affinche'
potesse adornare
il Vostro
Laboratorio
sempre
mantenendo
d'occhio
l'elevato valore
estetico che ben
si abbina alla
Vostra bellezza.
Nella realizzazione
di un oggetto così
fine e delicato che,
proprio per la sua
grande dimensione
che non supera le 2
braccia d'altezza per un peso
complessivo che
appare da subito
importante, abbisogna di
un'attenta cura dei
particolari, forse
ancor maggiore
rispetto ad oggetti
di minore portata, in
modo da rendere
rilevante uno strumento
apparentemente di
minor impatto. Dopo
avere cernito con
attenta cura i
migliori materiali
che i Mercanti della
Masseria hanno
portato sino in
Offiicina, mi pareva
scontato, data
l'importanza della
committenza nonche'
l'aura di prestigio
che circonda il
proprietario, di
selezionare
unicamente il
miglior materiale
possibile, quello di
maggior rilievo
qualitativo. Ferri
dolci e altri con
minor
concentrazione
carbonica sono stati
posti in modo
similare sulla
forgia, la fornace
e' stata portata ad
una temperatura
molto elevata
mediante la
combustione di
carbone di ginepro e
pino marittimo,
consentendo così la
fusione completa dei
metalli, che sono
quindi stati
amalgamati nel
crogiolo andando a
formare una lega
metallica piuttosto
resistente e dalla
proverbiale durezza.
Quindi, la miscela
metallica così
ottenuta e' stata
fatta colare, con
attenzione a
sprecare quanto meno
materiale possibile,
all'interno di una
forma in gesso
predefinita, per
formare i listelli
metallici che
sarebbero andati a
comporre la
struttura finale, base di lavoro
credibile, su cui
poter portare le
fondamentali
operazioni di
rifinitura.
Le durissime
temperature esterne
alla Villa della
Masseria, unitamente
alla pessime
condizioni
climatiche che hanno
caratterizzato
quella nottata,
hanno permesso al
materiale fuso di
solidificare
perfettamente,
regalandoci, ancora
immersi nelle forme,
i listelli che,
cernierati l'uno
sull'altro,
compongono i
battenti. Estirpata la
camicia in gesso, si
e' potuti passare
alla fase di
lavorazione manuale
della struttura.
Battitura,
piegatura e
punzonatura sono state
le piu' importanti
missioni compiute,
facendo sì che la
porta, della
larghezza
complessiva che
supera il braccio e
mezzo, abbinasse
resistenza a
flessibilita',
solidita' a
maneggevolezza.
Infine, la tempra in
soluzione
rigorosamente oleosa
ha consentito di
raggiungere in breve
tempo la temperatura
ambiente eliminando le
impurita' che
avrebbe senza dubbio
indebolito la
struttura. L'olio,
infine, aiutera' il
materiale a
combattere l'usura
del tempo evitando
al massimo il
pericolo piu' grande
per ogni materiale
di natura ferrosa:
l'ossidazione. Il
portone, essendo
così totanico deve
poter contare su una
serratura non da
meno. L'aspetto
esterno della
serratura non e' di
molto differente a
quella delle comuni
porte, varia in
lunghezza e
profondita', essendo
incassata
parzialmente per via
del congegno posto
all’interno. La
cassa, contenente i
meccanismi di
sicurezza e di
bloccaggio, e' stata
ornata con un
rinforzo in ferro
battuto, dalle
decorazione
criptiche tipiche
della cultura
elfica, per fissare
maggiormente questa
al portone e rendere
difficile lo sfilare
la cassa dal
portone, senza dover
far forza su una
parta di questo,
dalle notevoli
dimensioni. La cassa
e' di lunghezza
maggiore la
precedente per via
del chiavistello
nuovo, in modo da
tenere bloccate
entrambe le ante, in
maniera piu' salda.
Le decorazioni che
ornano la parte
frontale della
struttura e che si
rincorrono lungo
l'intera superficie
vanno a formare una
sorta di sole i cui
raggi, flessuosi ed
eleganti,
raggiungono le
estremita' dei
vertici. Chiaro il
rimando a motivi
salvifici e naturali
di evidente matrice
elfica, che donano
tuttavia fascino ed
eleganza all'intero
portone. Le
incisioni,
effettuate a caldo,
sono state riempite
con rame fuso in
modo da rendere
evidente il
contrasto cromatico
con il fondo
metallico
particolarmente
lucido.
Dopo aver sottoposto
l'oggetto ai piu'
severi controlli
Masserini atti a
testarne le qualita'
cinetiche e
comprovarne la
perfetta
utilizzabilita', ho
attentamente
lucidato il portone
riponendolo quindi
in un scatola in
ebano nero
appositamente creata
dai colleghi
carpentieri con fornimenti
in ferro che ne
potessero facilitare
il trasporto e
quindi, completa dei
cardini da porrre
alle pareti per
favorire il
fissaggio, si
presenta pronto alla
consegna.
CapoMastro
Fabbro della Masseria
di Extremelot
Certificato
redatto il Giorno
12 - Mese 10 - Anno
XII
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